Un ritratto e due creazioni di Jean Barthet

Anticipo di Primavera. La sostenibile leggerezza dei ricordi

Primavera è anche un cappellino pieno di fiori. Meglio se creato da Jean Barthet, "le prince des modistes", assiduo collaboratore di Dior.

Il 20 sarà ufficialmente Primavera, il 29 arriverà l’ora legale e in omaggio alla stagione dei fiori apro con una toque (un piccolo casque?) firmata da Jean Barthet (1920-2000), le prince des modistes. Le sue creazioni hanno coronato le teste più esigenti dello star system (Grace Kelly, Elizabeth Taylor, Sophia Loren, la divina Greta Garbo…); collaboratore – tra gli altri – di Christian Dior, Barthet fu anche pittore e fotografo.
I fiori di seta e velluto meritano una bella rinfrescata, ma anche così, con un petalo fermato da uno spillo, il cappellino (metà anni ’50) sprigiona tutto il suo charme.
Una ventata d’aria frizzante nella bolla surreale di queste settimane (la sostenibile leggerezza dei ricordi).

Toque di Jean Barthet - Collezione Cristina Ortolani
Una toque di Jean Barthet - Collezione Cristina Ortolani
Un ritratto e due creazioni di Jean Barthet
Da sinistra: "Mode du jour", 27 luglio 1950. In copertina una creazione di Jean Barthet; 1951, la top model Lucky con una toque rivestita di fiori (Original Press Photo Agip, Robert Cohen); metà anni '50, Jean Barthet con una modella

Mnemosine, la scatola dei ricordi

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