
En plein air. Giardini e pittori
Un’idea per quando potremo tornare a viaggiare in libertà: il celebrato giardino di Claude Monet a Giverny e quello meno noto ma di grande fascino di Pierre Bonnard a Vernonnet.
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Buona lettura!
Un’idea per quando potremo tornare a viaggiare in libertà: il celebrato giardino di Claude Monet a Giverny e quello meno noto ma di grande fascino di Pierre Bonnard a Vernonnet.
Nel numero 25 di “Mnemosine”, interamente ‘en plein air’, non poteva mancare una digressione sulle lenzuola fresche di bucato.
La II guerra mondiale a Trento diventa un corto d’animazione firmato da Cinzia Angelini, regista e animatrice dal prestigioso curriculum.
Resisto alle lusinghe della vocina che mi invita a prendere il Carnevale come spunto per una digressione sull’attualità (teatro, maschere e Arlecchini sono cose serie, anzi, serissime), e arrivo subito al dunque. Come nella pagina di uno scrapbook ho raccolto su Mnemosine di febbraio 2020 qualche idea sul tema, attingendo al mio archivio. Un modo per condividere con te l’insopprimibile voglia
Non credo di averti mai raccontato qui su “Mnemosine” la storia della sporta piena di foto, che da anni mi attende paziente in una scatola nell’area ‘cimeli vintage’ della mia libreria
Chissà di quale colore ricorderemo il 2020. Secondo Michel Pastoureau, lo storico e antropologo che hai incontrato spesso anche qui, i nostri ricordi sono prevalentemente acromatici e si colorano solo quando riemergono dalla soffitta – dalla cantina? – del ‘palazzo della memoria’.