Seterie Marix Frères Lione - collezione Cristina Ortolani

Brocard Rembrandt. Seta di fine ‘800

Colori intatti, non un filo fuori posto: dalla mia collezione privata un broccato della seteria Marix - Frères Jeunes di Lione.

Tra i libri, le stoffe e i faldoni che affollano il mio studio conservo una discreta quantità di oggetti, fotografie, riviste “d’epoca” (perdona l’approssimazione cronologica: dovessi specificare, altroché newsletter). Frammenti di tempo sedimentati negli anni sul filo di qualche ricerca o arrivati per caso (caso?), a volte selezionati con l’occhio della collezionista, che mi fanno compagnia e ogni tanto escono dagli scaffali per comparire su un catalogo o per mostrarsi ad amici e clienti.
Alcuni meritano in effetti una vetrina ben frequentata e così ho deciso di condividerli su Mnemosine in un piccolo spazio espositivo virtuale.
Come ogni collezione privata che si rispetti anche la mia è visibile su appuntamento: se ti interessa scrivimi e ci accordiamo. 

"Brocard Rembrandt"

Il primo pezzo (lo vedi nella foto a inizio pagina) è una tavola di un campionario della seteria Marix – Frères Jeunes, una delle più importanti di Lione, in passato capitale europea della produzione e del commercio della seta. Il campionario è databile al 1878-1880, il periodo di massima espansione dell’industria serica lionese: oltre alla qualità dei tessuti sorprende la vividezza dei colori, che hanno attraversato indenni un secolo e mezzo per approdare nel mio studio più di 30 anni fa. Oggi le seterie di Lione, alla cui nascita diedero impulso decisivo due piemontesi, Étienne Turquet e Barthélemy Naris da Chieri (Torino), sono patrimonio dell’Unesco; i campionari, tra i quali proprio quelli di Marix – Frères Jeunes sono conservati in importanti istituzioni culturali come la Biblioteca reale del Belgio

Aggiornamento - Aprile 2021

Qualche tempo dopo l’uscita del numero di novembre 2019 ho visto Alice e il sindaco, un film di Nicolas Pariser con – tra gli altri – Fabrice Luchini ambientato proprio a Lione. Te lo consiglio se ami il cinema francese e i ‘racconti morali’ alla Rohmer, ma anche semplicemente per vedere all’opera un grande attore in un film dall’eleganza struggente.

Fabrice Luchini e Anaïs Demoustier in Alice e il sindaco di Nicolas Pariser (2019)

Mnemosine, la scatola dei ricordi

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