Questo numero di Mnemosine è per augurarti comunque Buona Primavera (è arrivata poche ore fa, 4.50 ora italiana).
Ho riflettuto a lungo sull’opportunità di inviarti, oggi, una newsletter programmata nel dicembre scorso – secoli fa. Ma è proprio oggi che certi frammenti di normalità dispiegano il loro potere e così ti mando i colori di Henri Matisse (1869-1954), il pittore della luce, capace sempre di vedere fiori dappertutto.
Questi fiori di pruno, così simili a quelli che si vedono nelle nostre città, Matisse li ha dipinti nel 1948. Anziano, aspramente provato da un intervento chirurgico per la rimozione di un tumore all’intestino subito a Lione nel 1941, Matisse le ressuscité (così lo chiamavano le suore della clinica) non perde un attimo del “supplemento di vita” che gli è concesso. Nel 1943 si trasferisce a Vence, dove nel 1947 intraprenderà il suo progetto più significativo, la decorazione della Cappella del Rosario delle Domenicane (te ne ho parlato sul primo numero di Mnemosine). Costretto a lavorare a letto per la maggior parte del tempo e a muoversi quasi solo su una sedia a rotelle, Matisse sperimenta una nuova libertà espressiva e con le forbici dipinge i papiers découpés, che l’editore Tériade pubblicherà nel 1947 nella raccolta Jazz.
Eccolo qui, intento a ritagliare la carta dipinta a tempera:
…e mentre disegna un ritratto.
Come ho scritto sul blog, in questo periodo non condividerò liste di libri o film o cose-da-fare ma se vuoi approfondire i temi sui quali lavoro scrivimi o telefonami: più del solito mi fa piacere risponderti 🙂
Grazie per la tua attenzione, e buona Primavera a tutti noi.
A presto,
"Anche se la nostra eredità è incerta, non possiamo rinunciare al gesto di trasmettere.
Henri Matisse, Scritti e pensieri sull’arte, raccolti e annotati da Dominique Fourcade, trad. it. Maria Mimita Lamberti, Abscondita, 2003.