Il primo numero di Mnemosine 2020 esce il giorno dell’Epifania (nonché 11° compleanno di mia nipote Costanza), sotto il segno della sapienza dei Magi – e dell’ironia della Befana. Si comincia a percepire l’allungarsi delle giornate, gli inguaribili ottimisti guardano alla primavera, i più lungimiranti all’estate. E ai ponti: pare che nel 2020 siano particolarmente ben piazzati.
Secondo Li Edelkoort siamo in piena “Brown age“, mentre per il Pantone Color Institute il 2020 è Classic Blue, colore che rimanda al “desiderio di una base stabile da cui partire mentre ci apprestiamo a varcare la soglia di una nuova era” (Pantone dixit).
«Bisogna scegliere cosa ricordare». C’è da fidarsi, se lo dice una signora prossima ai 100 anni, coltissima con understatement, arguta, elegante. Ne La vacanza dei superstiti Franca Valeri si sofferma anche sulla necessità di scartare i ricordi superflui: usa proprio la parola ‘scarto’, la stessa che indica la procedura di eliminazione delle carte divenute inutili in un archivio pubblico (gli amici archivisti sanno bene cosa intendo; gli altri possono leggere qui un’infarinatura sull’argomento).
Nelle nostre vite costantemente esposte e iperdocumentate scegliere cosa ricordare mi pare un’urgenza, come stampare le foto alle quali teniamo. E un foglio bianco resta un ottimo luogo da cui partire. Non sarà un simbolo originalissimo per augurarti buon anno, ma come tutti gli archetipi si mantiene smagliante anche nell’epoca della tastiera e, almeno per me, è uno strumento insostituibile per fare ordine. Ci riflettevo riorganizzando i materiali per i corsi di Farememoria: un foglio bianco (non semplicemente vuoto, ma bianco) offre praterie di possibilità.
Rare sono le culture in cui il bianco sia associato all’idea di incolore. È, anzi, un polo forte di tutti i sistemi di colore. È addirittura l’unico a possedere due contrari: il nero da una parte e il rosso dall’altra.
Michel Pastoureau, Croma, Contrasto, Roma 2010.
Se ti interessa la storia culturale dei colori, tra i tanti libri di Pastoureau, probabilmente la massima autorità mondiale in materia, ti segnalo Il piccolo libro dei colori, Ponte alle Grazie, Milano 2006.

Se ti interessa la storia culturale dei colori, tra i tanti libri di Pastoureau, probabilmente la massima autorità mondiale in materia, ti segnalo Il piccolo libro dei colori, Ponte alle Grazie, Milano 2006.
La foto di apertura è di Lukas Blazek (Unsplash).

Ti ricordi?
A come costruire i ricordi ho dedicato un libro, disponibile in ebook e in edizione cartacea, il diario creativo Ti ricordi?