En plein air. Giardini e pittori
Un’idea per quando potremo tornare a viaggiare in libertà: il celebrato giardino di Claude Monet a Giverny e quello meno noto ma di grande fascino di Pierre Bonnard a Vernonnet.
Un’idea per quando potremo tornare a viaggiare in libertà: il celebrato giardino di Claude Monet a Giverny e quello meno noto ma di grande fascino di Pierre Bonnard a Vernonnet.
Chissà di quale colore ricorderemo il 2020. Secondo Michel Pastoureau, lo storico e antropologo che hai incontrato spesso anche qui, i nostri ricordi sono prevalentemente acromatici e si colorano solo quando riemergono dalla soffitta – dalla cantina? – del ‘palazzo della memoria’.
Nei giorni del lockdown (marzo 2020), un po’ di luce con i colori di Henri Matisse, un pittore capace di vedere “fiori dappertutto”.
Il 14 marzo 2020 sarebbe dovuta partire la prima edizione del workshop “Ricordati di te”. Le cose – lo sappiamo – sono andate diversamente: il 9 marzo, avvisando del rinvio del corso, invitavo tutti a rifugiarsi in cucina, per preparare le madeleines. Chi l’avrebbe detto che di lì a poco la mania dei lievitati avrebbe preso il sopravvento?
Primavera è anche un cappellino pieno di fiori. Meglio se creato da Jean Barthet, “le prince des modistes”, assiduo collaboratore di Dior.
Colori intatti, non un filo fuori posto: dalla mia collezione privata un broccato della seteria Marix – Frères Jeunes di Lione.
Letture estive dalla prima uscita di “Mnemosine”, la newsletter da cui è nato il progetto di questo sito.
Il progetto di questo sito nasce dalla newsletter Mnemosine, avviata nel 2019. Tra le ispirazioni una vacanza a Vence, nella luce di Matisse.